La prima volta che vidi il Fuji

Il cielo di Tokyo era un manto di seta azzurra, appena sfiorato da nuvole leggere. Il traffico scorreva lontano, impercettibile, come un fiume silenzioso sotto di me. Ero seduta accanto alla vetrata del @ritzcarltontokyo, con una tazza di tè caldo tra le mani , quando lo vidi per la prima volta.

Il Monte Fuji si stagliava all’orizzonte, in una luce magica che sembrava sospendere il tempo. Non me l’aspettavo. Credevo fosse troppo lontano, avvolto nella solita foschia, nascosto tra i mille dettagli che rendono Tokyo così viva… Invece era lì, calmo e maestoso, con il suo profilo perfetto che dominava la distanza.

Per un attimo, tutto il resto scomparve. Il tintinnio discreto delle posate, il mormorio ovattato degli ospiti attorno a me, persino il sapore del tè si dissolse. C’era solo quell’immagine, ferma e immutabile da secoli. Una montagna che ha ispirato artisti, viaggiatori, sognatori. E ora, inspiegabilmente, anche me.

Non so quanto rimasi lì a guardarlo, ma ricordo di aver pensato che dovevo lasciarlo entrare dentro, come un respiro profondo e pieno…. Per poi tornare successivamente per vederlo ancora da più vicino e in fioritura!

Il Giappone è nel mio cuore dal 2016. E da lì ho l’ho fatto mio per ben 5 volte…